Polveroso, buio, gelido.
Esattamente come mi sentivo, nel profondo.
Ero cosciente da un pezzo, ma
tenevo gli occhi ermeticamente chiusi, nel timore di essere osservata. Meglio che i miei rapitori – chiunque fossero – mi credessero ancora svenuta.
Non avevo la più pallida idea di dove mi avessero portata, né tantomeno perché fossi prigioniera. Un secondo prima stavo raggiungendo la mia auto, e quel
















