Punto di vista di Dante.
La mascella mi doleva per quanto l'avessi tenuta serrata, un bisogno impellente, quasi compulsivo, che si ripresentava di continuo. Era l'unico modo che trovavo per domare la rabbia che mi ribolliva nelle vene ad ogni chilometro inghiottito dalla mia auto.
Pheobe si stava rivelando una spina nel fianco, una tortura inimmaginabile. Sapevo che era testarda, caparbia, capace
















