Ashton
"Seguimi, bambolina," ordinò Luciano, e immediatamente i miei occhi saettarono nella sua direzione. Le sopracciglia si aggrottarono alla vista della sua maglietta intrisa di sangue. Una ferita gli squarciava la spalla, ma il suo volto non tradiva dolore, come se fosse abituato a convivere con ferite e lesioni.
"Sei sorda, bambolina? Ho detto, seguimi." Il tono di Luciano era perentorio, ma
















