Sento le mani di Knox stringermi forte la vita, gli occhi fissi nei miei allo specchio mentre mi penetra da dietro.
“Lasciati andare per me, Micetta,” dice.
E lo faccio.
Il mio corpo intero trema come una corda di violino tesa al massimo. Il suo respiro è caldo sul mio collo e i miei gemiti echeggiano nel bagno. Qualcuno bussa alla porta. Una voce. È Finn che urla il mio nome, dicendomi di non far
















