Knox fa il giro della macchina e mi prende la mano. Il suo palmo è caldo e fermo. Il mio no. Gliela lascio tenere lo stesso.
"Voglio darti un piccolo assaggio della mia vita passata," dice.
E poi mi spinge in avanti, verso l'edificio buio. È silenzioso qui fuori, troppo silenzioso, e ogni passo che facciamo fa scricchiolare la ghiaia sotto le nostre scarpe. Il mio cuore batte più forte a ogni rumo
















