Knox non si muove quando entriamo nel parcheggio dell'ospedale.
Le sue dita restano strette attorno al volante, lo sguardo fisso in avanti. Il motore è spento, ma il suo corpo non si è ancora adeguato. La tensione nelle sue braccia è visibile, palpabile sotto le maniche arrotolate. Persino le piccole rughe attorno ai suoi occhi sembrano più accentuate.
Mi slaccio la cintura e lo guardo. "Non vieni
















