"Sei bellissima così," le sue mani forti scivolarono sul mio accappatoio fradicio e sui capelli spettinati.
Le sue mani raggiunsero il mio sedere e mi strinsero le natiche. Un grido mi sfuggì. Quando mi aiutò a salire sul tavolo della cucina, quasi svenni.
"Qui? Dio, Niko, non qui," bisbigliai quando una sua mano accarezzò il mio seno ansimante.
"Perché no?" mi guardò divertito, chinandosi su d
















