«Fay,» dice Kent, serrando la bocca dopo aver pronunciato il mio nome, evidentemente bisognoso di un minuto per tenere a freno il suo temperamento. Quel piccolo muscolo della frustrazione vibra nella sua guancia, facendo crescere il mio piccolo sorriso. «Non devi scendere in cantina. Sono stato chiaro su questo.»
Gli faccio un piccolo finto broncio, vedendo fino a che punto posso spingermi. «Ma è
















