Kent mi fissa, immobile, per un momento. Un piccolo brivido mi percorre quando lo vedo guardarmi, quando vedo le sue labbra separarsi impercettibilmente, quando vedo lo shock attraversarlo come un’onda.
E poi, prima che possa battere ciglio, si mette in movimento, attraversando la stanza in quattro lunghe falcate e chiudendo la porta di scatto dietro di me. Sobbalzo un po' al suono secco, ansiosa
















