Sophia si svegliò di soprassalto a causa della flebile ma insistente vibrazione del suo telefono sul comodino. Strizzò gli occhi contro l'oscurità del primo mattino, le cifre luminose dell'orologio segnavano le 5:00. Il suo primo istinto fu quello di ignorarlo, di sprofondare di nuovo nel tepore del letto dove il respiro regolare di Luca le infondeva un fragile senso di pace in mezzo al caos che a
















