Il ronzio dei motori dell'aereo era rilassante, quasi sufficiente a cullare Sophia di nuovo nel sonno. Ma un tocco leggero sulla spalla la strappò dalla nebbia del suo sogno. La voce di Luca, bassa e roca per essersi appena svegliato, squarciò i resti della sua sonnolenza.
"Svegliati, Soph. Atterriamo tra trenta minuti."
Soph? Non l'aveva mai chiamata così prima. Il suono di quel nomignolo... così
















