logo

FicSpire

La Sposa del Rivale

La Sposa del Rivale

Autore: iiiiiiris

Una promessa
Autore: iiiiiiris
23 ago 2025
"Stai scherzando, vero?" La voce di Natalie squarciò la stanza penombrata, la rabbia ribolliva sotto la superficie mentre si sollevava a sedere, stringendo il lenzuolo di raso attorno a sé. I suoi occhi grigi fiammeggiavano di furia mentre si inchiodavano su Luca. "Non puoi fare sul serio, Luca." Luca Alvarez si appoggiò ai cuscini, la camicia sbottonata a metà, la mano che gli passava distrattamente tra i capelli arruffati. Sapeva che questo momento sarebbe arrivato, l'inevitabile conversazione con Natalie, la sua fidanzata di lunga data. Sospirò, allungando la mano verso di lei, ma lei la ritrasse prima che potesse toccarla. "Natalie, ti prego, lasciami spiegare," cominciò, la voce calma, anche se sentiva la tempesta montare. "Dovresti essere mio, me lo hai promesso," sibilò lei, le mani strette a pugno. "E ora, mi stai dicendo che sposerai Sophia Drayton? Una Drayton? Le rivali della tua famiglia? Che razza di gioco malato è questo?" "Sono affari, tesoro," disse Luca, raddrizzandosi a sedere. Si era aspettato questa reazione da lei, ma non la rendeva più facile da gestire. "Mio padre vuole assicurare il futuro dell'azienda. Questo matrimonio... è strategico. È solo questo." Natalie lo fissò, la sua espressione dura, inflessibile. "E noi, Luca? Cosa dovrei fare io mentre tu te ne vai a fare il bravo maritino con lei? Aspettare che tu *ritorni* da me?" La mascella di Luca si contrasse mentre faceva un respiro profondo. Doveva gestire la cosa con attenzione. Non poteva permettersi di perdere Natalie, era stata con lui per anni, era l'unica donna che amasse. Era passionale, ferocemente leale e perdutamente innamorata di lui. Ma le richieste di suo padre lo avevano messo in una situazione impossibile. "Ascoltami, Natalie," disse, abbassando la voce mentre si allungava di nuovo, riuscendo stavolta a prenderle la mano nella sua. Lei non si ritrasse questa volta, anche se la sua presa rimaneva tesa. "Questo matrimonio... non significa niente. È un affare, un contratto. Non sono innamorato di Sophia, e non lo sarò mai. È solo una pedina nel gioco di mio padre. Ma tu... tu sei quella a cui tengo. Tu sei quella che scelgo." Lei strinse gli occhi, chiaramente non convinta. "Come posso crederci? Come posso fidarmi di te quando stai per sposare un'altra donna?" "Perché ti sto chiedendo di fidarti di me," disse Luca con fermezza, avvicinandosi di più. "Ti sto chiedendo di darmi tre anni. Tre anni per recitare la parte in questo matrimonio, per soddisfare i desideri di mio padre. Dopodiché, mi assicurerò che Sophia sia fuori dalla mia vita per sempre, e tu ed io potremo stare insieme, completamente." Natalie sbuffò, ritirando la mano dalla sua presa e incrociando le braccia sul petto. "Tre anni? È un'eternità, Luca. E tu ti aspetti davvero che io stia qui ad... aspettarti?" Il cuore di Luca batteva forte nel petto mentre si sporgeva in avanti, la sua mano che le scivolava sul braccio delicatamente. "So che è tanto da chiedere, ma ti prometto che nulla cambierà tra noi. Questo matrimonio è solo una formalità. È politica. Tu ed io, siamo reali. Siamo ciò che conta. Farò tutto il necessario per tenerti al mio fianco." Natalie lo fissò per un lungo momento, le labbra strette in una linea sottile. Alla fine, lasciò uscire un sospiro frustrato, le spalle che si abbassavano leggermente. "Come faccio a sapere che non ti innamorerai di lei? E se lei cercasse di portarti via da me?" Le labbra di Luca si incurvarono in un leggero sorriso. "Sophia Drayton non è interessata a me, nemmeno lei. Fidati. È stata costretta a farlo tanto quanto me. Stiamo solo recitando la parte per soddisfare le nostre famiglie. Ma il mio cuore, appartiene a te, Natalie. Solo a te." Sembrava ancora scettica, ma Luca poteva vedere la rabbia nei suoi occhi iniziare a svanire, sostituita da una riluttante accettazione. Voleva credergli. Aveva bisogno di credergli. "E giuri che, dopo tre anni... la lascerai?" chiese NatalieQuietly, la sua voce tinta di incertezza. "Lo giuro," disse Luca senza esitazione, i suoi occhi che si inchiodavano ai suoi con un'intensità che non lasciava spazio al dubbio. "Tre anni, ed è finita. Sarò tuo, completamente, proprio come avevamo sempre pianificato." Natalie esalò profondamente, il suo corpo che si rilassava leggermente mentre lasciava che il lenzuolo cadesse dalle sue spalle. "Faresti meglio a mantenere la tua parola, Luca. Perché se non lo fai..." "Lo farò," interruppe Luca dolcemente, avvicinandosi per premere le sue labbra contro le sue. Il bacio fu delicato all'inizio, una promessa non detta che passava tra loro, ma presto si fece più profondo, il calore tra loro che si riaccendeva mentre Luca la stringeva più vicino. Per un momento, tutto il resto svanì... l'imminente matrimonio, la rivalità tra le loro famiglie, le richieste di suo padre. Tutto ciò che contava era la donna tra le sue braccia, la sensazione del suo corpo contro il suo, la promessa che aveva appena fatto. Ma poi, con la stessa rapidità con cui la pace si era posata su di loro, fu frantumata dal forte ronzio del suo telefono sul comodino. Luca gemette tra sé e sé, allontanandosi a malincuore da Natalie mentre allungava la mano verso il telefono. Lei lo osservava con gli occhi socchiusi mentre lui dava un'occhiata allo schermo. "È mio padre," borbottò Luca, il suo tono intriso di frustrazione. Natalie si risedette, incrociando le braccia sul petto. "Certo che lo è." Luca ignorò il fastidio nella sua voce mentre apriva il messaggio, la sua mascella che si contraeva mentre leggeva le parole: "Non dimenticare la cena stasera. Sophia ti aspetta. È importante, Luca." "Cena?" chiese Natalie, alzando un sopracciglio. Luca gettò il telefono sul comodino con un sospiro. "A quanto pare, le nostre famiglie hanno fissato un incontro stasera per Sophia e me. Una specie di cena di conoscenza prima del matrimonio." Le labbra di Natalie si incurvarono in un sorriso beffardo. "Oh, che bello. Un bell'appuntamento a cena con la tua futura sposa." Luca si passò una mano tra i capelli, sentendo il peso della situazione che lo opprimeva. La cena, il matrimonio, le aspettative... era tutto troppo. Non era pronto per questo. Non era mai stato il tipo da sistemarsi, da seguire le regole. Ma ora, eccolo qui, intrappolato in una rete di obblighi familiari e politica aziendale. "Senti," disse, voltandosi di nuovo verso Natalie, il suo tono che si ammorbidiva. "Questa cena non significa niente. Ci andrò, reciterò la parte. Ma quando sarà finita, tornerò da te. Nulla cambierà tra noi." Natalie non rispose per un momento, i suoi occhi che scrutavano i suoi, cercando di trovare un po' di rassicurazione nelle sue parole. Alla fine, lasciò uscire un sospiro rassegnato e si avvicinò a lui, appoggiando la testa sul suo petto. "Faresti meglio a mantenere la tua promessa, Luca," mormorò lei, la sua voce sommessa ma ferma. "Non sarò il secondo posto. Non per lei, non per nessuno." "Non lo sarai," promise Luca, avvolgendo il suo braccio attorno a lei e stringendola a sé. "Sei l'unica che voglio." Rimasero lì in silenzio per un po', il peso della conversazione che aleggiava ancora nell'aria. La mente di Luca correva con pensieri sulla cena, il matrimonio, i piani che suo padre aveva stabilito per lui. Ma per ora, in questo momento, si permise di sprofondare nel calore dell'abbraccio di Natalie, lasciando che la realtà della sua situazione svanisse, anche solo per un po'. **** Più tardi quella sera, Luca era in piedi davanti allo specchio, sistemandosi la camicia mentre il sole tramontava oltre la finestra. La cena era solo a poche ore di distanza, e già la tensione stava crescendo nel suo petto. Il suo telefono vibrò di nuovo. Un altro messaggio da suo padre: "Cerca di comportarti al meglio. È importante per entrambe le famiglie." Luca alzò gli occhi al cielo e ignorò il messaggio, infilando il telefono in tasca. Sapeva che la posta in gioco era alta. Questo matrimonio era qualcosa di più di lui e Sophia, riguardava il futuro di entrambe le loro famiglie, i loro imperi. Ma questo non significava che dovesse piacergli. Diede un'occhiata indietro al letto, dove Natalie era ancora sdraiata, che lo osservava con un misto di frustrazione e tristezza. "Devi davvero andare?" chiese lei, la sua voce tinta di delusione. Luca annuì, attraversando la stanza per chinarsi e premere un bacio sulla sua fronte. "Tornerò prima che tu te ne accorga." Natalie non sembrava convinta, ma non protestò. Mentre Luca si dirigeva verso la porta, sentì la sua voce sommessa dietro di lui: "Tre anni, Luca. È tutto quello che ti do." Luca si fermò sulla soglia, voltandosi a guardarla con un'espressione solenne. "Lo so. Non ti deluderò." Detto questo, se ne andò, la porta che si chiudeva dietro di lui, il peso della promessa che aveva fatto che aleggiava pesante nell'aria.

Ultimo capitolo

novel.totalChaptersTitle: 99

Potrebbe Piacerti Anche

Scopri più storie straordinarie

Elenco Capitoli

Capitoli Totali

99 capitoli disponibili

Impostazioni di Lettura

Dimensione Carattere

16px
Dimensione Corrente

Tema

Altezza Riga

Spessore Carattere