Luca si appoggiò allo schienale della sedia, il peso di ogni cosa che lo schiacciava come un’incudine. Il suo ufficio, un tempo bastione di controllo e strategia, sembrava soffocante. L'elegante scrivania di mogano di fronte a lui era cosparsa di documenti sparsi e un bicchiere di scotch intatto. Ma i suoi occhi non erano sul disordine, la sua mente era altrove, a ripetere in loop le parole minacc
















