“Fo…ebe. Qui… per aiutare… Fo-ebe.”
La sua parlata è lenta e ponderata, come se stesse forzando le parole a uscire. Rimango seduta in silenzio sbalordito mentre riconosco le parole che gli avevo detto solo la notte prima. Quando era ferito, io l'avevo guarito. Ora, lui stava ricambiando il favore.
Nonostante la mia paura, sono anche disorientata, incerta sul perché al tritone dovrebbe importare qu
















