Mi precipito nel bagno, sbattendo la porta alle mie spalle, lottando contro le lacrime che mi annebbiano la vista. Il respiro mi esce a scatti brevi, il petto stretto e contratto, come se fossi compressa dall'interno. Come ha potuto? Come ha potuto continuare a fare così?
La porta si spalanca e io mi volto di scatto. È Wake, ovviamente. Ovviamente mi ha seguita.
"Non puoi stare qui dentro!" sbotto
















