Quel mattino Samuel comprese le capacità di Nicole. Nemmeno lui, che si allenava con le corse mattutine come un giocatore di basket professionista, riusciva a tenerle il passo. Rimaneva sbalordito dalla sua velocità.
Spencer, con un sorrisetto sprezzante, ribatté: “Non mi dispiace provarci. Sono decisamente migliore di te!”
Vedendo che i due fratelli stavano per azzuffarsi, Stanley intervenne:
















