"Sei in ritardo."
La voce di Adrian tagliò l'oscurità del corridoio mentre chiudevo la porta d'ingresso alle mie spalle. Mi dava le spalle, una mano appoggiata al muro, la testa leggermente china.
Aggrottai la fronte, guardando l'ora sul mio telefono. 23:32.
"Non mi ero accorta di avere un coprifuoco," risposi, posando le chiavi sul tavolino all'ingresso.
"Non ce l'hai." Le sue dita tamburellavano
















