Docilmente, seguo Jerome e l'altra mia guardia fuori dalla stanza e nel corridoio. Ci affrettiamo tutti e tre verso la porta, con il senso di colpa che si agita dentro di me per essere la causa di tanto conflitto. Prima di varcare la soglia, però, sento una vocina chiamare alle mie spalle.
«Aspetta!» dice.
Mi volto e vedo Romulus scendere le scale di corsa, con un piccolo libro tra le mani. Si pre
















