Accanto a me, sento Kent sprofondare nella sua poltrona. Mi volto a guardarlo e lo vedo fissare fuori dal finestrino, più pensieroso di quanto mi aspettassi. Lo fisso, il suo profilo netto contro la luce del finestrino. Non si muove né dice nulla, così suppongo che mi lasci guardare a mio piacimento.
Poi china la testa, lasciando andare un sospiro. E, scioccata, noto che i lineamenti del suo viso
















