Esito, ma la decisione viene presa al posto mio dalla mano di Daniel, che mi trascina in avanti, stretta attorno alla mia. Lo seguo, con il respiro che mi si fa corto e affannoso nel petto, un dolore che sale nei muscoli mentre spingo, spingo.
Man mano che procediamo, tutto si fa più silenzioso. Corriamo attraverso un piccolo boschetto, sulla soffice erba verde di alcuni green da golf – e persino
















